info evento
domenica 19 luglio 2015
JazzFlirt 2015 - Opus Incertum Formia (LT) |
|
Jazzflirt Festival 2015 - XI edizione
6 e 17 luglio 2015 18 e 19 settembre 2015 Superato il traguardo delle dieci edizioni, l’Associazione Jazzflirt – Musica & Altri Amori, associazione composta da appassionati e dedita alla promozione della musica di qualità e di progetti che fanno dell’originalità la loro caratteristica primaria, anche quest’anno propone il Jazzflirt festival, un’occasione annuale in cui confrontarci sul panorama musicale jazz e per approfondire la conoscenza di alcuni degli artisti più espressivi del momento. Con il contributo del Comune di Formia e dei nostri Partners e Sponsors privati, il 6 luglio, nell’ambito della manifestazione “Venezia-Montecarlo VIII ed.” presso il MOLO VESPUCCI in FORMIA, si esibirà il duo PASQUALE MIRRA (vibrafono) - HAMID DRAKE (batteria, percussioni, voce). Un incontro casuale, fortunato e alchemico quello tra Pasquale Mirra e Hamid Drake, dove sorpresa e imprevedibilità, voglia di superare il limite delle convenzioni, con una incessante ricerca sonora, sono gli elementi rintracciabili in questo suggestivo duo. La sinergia musicale e l’intenso scambio, che Mirra e Drake riescono a creare, ammaliano per la brillantezza delle idee che riescono ad esprimere non solo senza apparente fatica, ma con un interscambio e una interazione strumentale impressionante. Il 17 luglio, in collaborazione con il MARY ROCK, presso l'incantevole Spiaggia dei Sassolini di Scauri, (già teatro di numerose pellicole della storia del cinema, come “Il Conte di Montecristo” con Gérard Depardieu e “Per Grazia Ricevuta” di e con Nino Manfredi) piccola e suggestiva baia sita all'interno del Parco regionale di Gianola e del Monte di Scauri, si esibirà il chitarrista PAOLO ANGELI. Prodigio della chitarra sarda preparata, con cui si esibisce abitualmente dal vivo, e visionario creativo dell'avantgarde-jazz, Paolo Angeli ha raggiunto una maturità ormai indiscutibile sviluppando uno stile così personale da costituire quasi un genere musicale a sé stante che coniuga tradizione sarda, canto in Re, pratiche improvvisative, la passione per Fred Frith e Bjork con uno spirito libero davvero unico. La sua creatività va oltre questo stile musicale personalissimo. Per tradurre in musica le sue idee originali, Angeli ha sviluppato un modello di chitarra che gli consente di andare oltre i limiti impostigli dai tradizionali strumenti a sei corde. Dopo questi due primi appuntamenti, il festival riprenderà il 18 e 19 settembre nella Corte Comunale di Formia per tre concerti. Per Venerdi 18 settembre è in via di definizione il gruppo che sarà invitato ad esibirsi, mentre per la serata finale del 19 settembre è previsto un doppio concerto. Primi a salire sul palco saranno i giovanissimi Opus Incertum ossia Domenico Vellucci (Sax Alto & Tenore), Emilia Zamuner (Voce), Paolo Zamuner (Piano), Giulio Tosti (Organo), Giovanni Iacovella (Batteria), formazione interessante ed intrigante come i brani originali che presenteranno. Conclusione in grande stile poi con il trombettista Fabio Morgera alla testa di un proprio gruppo denominato “BLACK OUT”. Fabio Morgera ha trovato successo e fama sulla scena di New York ed ha sempre dimostrato di trovarsi a suo agio con i linguaggi musicali più disparati ma con la presenza costante della componente afroamericana che lo ha accompagnato fin dagli esordi della sua carriera musicale. Un musicista che trova nell'improvvisazione una certa libertà di comunicazione, sempre alla ricerca di uno stile, nonché di una sonorità personale. "Di buono c'è che i neri americani non mi considerano il tipico bianco privilegiato. Io sono passato dalla vergogna alla tristezza, dalla rabbia all'indifferenza fino all'autostima e all'orgoglio di essere un jazzista portatore di handicap come tanti grandi, da Art Tatum a Roland Kirk”. Questo il programma Lunedi 6 luglio 2015 PASQUALE MIRRA meets HAMID DRAKE Pasquale Mirra - vibrafono Hamid Drake - batteria, percussioni, voce area villaggio – piazzale Molo Vespucci - Formia inizio concerto: ore 21.30 ingresso libero venerdi 17 luglio 2015 Paolo Angeli Paolo Angeli - chitarra sarda preparata Spiaggia dei Sassolini di Scauri – presso MARY ROCK inizio concerto: ore 21.30 ingresso euro 5,00 venerdi 18 settembre 2015 da definire Sabato 19 settembre 2015 Opus Incertum Domenico Vellucci - Sax Alto & Tenore Emilia Zamuner - Voce Paolo Zamuner - Piano Giulio Tosti - Organo Giovanni Iacovella - Batteria Fabio Morgera “Black Out” Fabio Morgera - tromba Riccardo Bianchi - chitarra Riccardo Fassi – organo Bernardo Guerra – batteria Anderson Souza - percussioni Corte Comunale - Via Dei Carmelitani - Formia Inizio concerto: ore 21.15 Ingresso: euro 10.00 Info: 339-5769745/ 338-6924358 / 349 6444651 sito web: www.jazzflirt.net e-mail: info@jazzflirt.net PASQUALE MIRRA meets HAMID DRAKE Pasquale Mirra E’ considerato ormai senza ombra di smentita, uno dei vibrafonisti più interessanti della scena nazionale ed internazionale sempre più presente nei più rinomati cartelloni nei suoi multiformi progetti che spaziano dal jazz alla world-music, dal funk/afro/jazz mix dei Mop Mop (personalmente selezionati da Woody Allen come parte della colonna sonora di’ To Rome with Love’) alle sperimentazioni con jazzisti del calibro di Hamid Drake. Ha studiato presso il Conservatorio di Salerno e successivamente si è laureato presso il Conservatorio Statale di Bologna. In ambito didattico da circa sette anni lavora come esperto e collaboratore esterno nelle scuole primarie di Bologna, svolgendo laboratori di strumenti a percussione (con Danilo Mineo, 'I linguaggi che uniscono' che proprio il Festival di Ravello ha patrocinato) costruiti unicamente con materiale riciclato cercando di sensibilizzare i bambini riguardo l’importanza e la funzione che qualsiasi oggetto possa avere terminata la sua funzione primaria, in cui si spiega e si dimostra come costruire i diversi strumenti e in seguito, con la loro collaborazione inzia la produzione di strumenti riciclati: tamburi, clavi, glockenspiel, cespoli, guiri, cajon, maracas, che in parte restano a disposizione della scuola e delle future generazioni, collabora con il Museo della Musica di Bologna,e con L’Antoniano di Bologna ha partecipato alla realizzazione del progetto Tamino, rivolto ai bambini diversamente abili. Vanta collaborazioni di grande spessore umano e artistico, con grandi improvvisatori della scena mondiale, tra i quali: Michel Portal, Hamid Drake, Fred Frith, Ballakè Sissoko, Nicole Mitchell, Zeena Parkins, Ernst Reijseger, Rob Mazurek, Samba Tourè, Butch Morris, Aziz Sahmaoui, Tristan Honsinger, Michael Blake, Lansinè Kouyatè, Hervè Samb, Mederic Collignon, Jeff Parker, Josh Abrams, Oumar Tourè, Napoleon Maddox, Billy Bang, Harrison Bankhead, RenEe Baker, Charles Hayward, Aly Keita, Fadimata Wallet Oumar, Viktor Toht, Jeb Bishop Gianluca Petrella, Roy Paci, Domenico Caliri, Fabrizio Puglisi, Antony Joseph. Dal 2008 lavora stabilmente con il noto percussionista americano Hamid Drake con il quale suona e ha suonato in diversi progetti partecipando a numerosi festival in America (Vision Festival NY, Hip Fest New Orleans) e in Europa. E’ membro del Collettivo Bassesfere, associazione per lo sviluppo e la diffusione della musica improvvisata e di ricerca. Hamid Drake Hamid Drake, brillante, sensibile, infinitamente ritmico, intelligente, spirituale e potente batterista di Chicago. Nato a Monroe in Louisiana nel ‘55, la sua famiglia si trasferisce ad Evanston–Chicago qualche anno dopo, proprio mentre un altro musicista, faceva lo stesso tragitto, con la propria di famiglia: Fred Anderson. Hamid si è immerso fin da adolescente nell’ascolto R&B e funk, di tutto il Motown, Stax e Atco. Ha iniziato a suonare in rock and R&B bands, ancor giovanissimo, attirando l’attenzione di Fred Anderson col quale dal 1974 in poi si instaura una collaborazione professionale che diviene sempre più stabile. È lo stesso Fred Anderson che lo introduce presso Douglas Ewart, Gerge Lewis e gli altri componenti dell’AACM ( Chicago's Association for the Advancement of Creative Musicians). Le sue influenze musicali più significative per quanto riguarda le percussioni risalgono a quel periodo, ovvero ad Ed Blackwell, Adam Rudolph, Philly Joe Jones, Max Roach, Jo Jones. Altro incontro fortunato è quello con Don Cherry da cui scaturirà un’altra avventura musicale duratura. Dopo aver conosciuto Don Cherry, Hamid ha viaggiato molto al suo seguito in Europa, occasione per dedicare più tempo all’esplorazione dell’infinito universo percussivo, condividendo profondamentecon Don Cherry il significato della spiritualità applicata alla musica e delle sue infinite possibilità di trasformazione ed evoluzione. Negli anni è stato inventivo supporto ritmico di lungimiranti artisti tra cui Borah Bergman e Peter Brotzmann, con il quale ha suonato in quartetto con William Parker e Toshinori Kondo, MArylin Crispell, Pierre Dørge, il pianista compositore norvegese Georg Gräwe, Herbie Hancock, Misha Mengelberg, Pharoah Sanders, Wayne Shorter, Malachi Thompson, David Murray, Archie Shepp, Bill Laswell, Gigi, Herbie Hancock, Nicole Mitchell, Michel Portal, M. Zerang con cui celebra dal 1991 il Solstizio d’Inverno, Kent Kessler e Ken Vandermark nel DKV trio. Negli ultimi anni nonostante i molteplici impegni di lavoro, dedica sempre più, parte della sua attività a progetti perso¬nali quali Bindu, Indigo trio (con Nicole Mitchell ed Harrison Bankhead) duo con Michel Portal, con Iva Bittova, e collabora con alcuni tra i più interessanti musicisti del panorama italiano (Pasquale Mirra, Antonello Salis, Paolo Angeli). PAOLO ANGELI Prodigio della chitarra sarda preparata con cui si esibisce abitualmente dal vivo e visionario creativo dell'avantgarde-jazz, Paolo Angeli ha raggiunto una maturità ormai indiscutibile sviluppando uno stile così personale da costituire quasi un genere musicale a sé stante che coniuga tradizione sarda, canto in Re, pratiche improvvisative, la passione per Fred Frith e Bjork con uno spirito libero davvero unico. La sua creatività va oltre questo stile musicale personalissimo. Per tradurre in musica le sue idee originali, Angeli ha sviluppato un modello di chitarra che gli consente di andare oltre i limiti impostigli dai tradizionali strumenti a sei corde. Dimenticatevi la chitarra come fino ad ora l’avete vista e sentita suonare: perché quello di Paolo Angeli è uno spettacolare strumento a 18 corde, 6 normali, 8 posizionate di traverso e 4 sospese, corredato da una serie di martelletti, pedaliere, eliche e pick up. Un mix tra una chitarra, un violoncello e una batteria , costruito dallo stesso Angeli: con un suono così unico che Pat Metheny (era il 2003) se ne fece costruire una uguale dallo stesso Angeli dopo aver assistito ad una sua performance. Così oggi esistono due esemplari di chitarra sarda preparata, come la chiama con orgoglio isolano Angeli, o Paolo Angeli’s guitar, come l’ha ribattezzata Metheny. FABIO MORGERA “BLACK OUT” Allievo di Donald Byrd, Enrico Rava, Kenny Wheeler e Terence Blanchard, oltre ad alcuni fra i migliori trombettisti classici come Allen Vizzutti, Vince Penzerella e Jens Lindemann. Dopo le prime esperienze con Luca Flores a Firenze, e con i gruppi di Giorgio Gaslini e l'Orchestra di giovani jazzisti europei "Eurojazz", nel 1985 si trasferisce a Los Angeles per studiare arrangiamento e composizione con Dick Grove, Henry Mancini e Johnny Mandel e poi alla Berklee School di Boston con Herb Pomeroy. Nel 1990 decise di trasferirsi a New York per comprendere ancor più compiutamente gli insegnamenti ricevuti sia in Italia da personaggi quali Curtis Fuller, Frank Strozier, Harold Mabern. Diventa presto molto conosciuto nel panorama jazzistico e musicale newyorkese collaborando con Evans e la sua Big Band, Roy Hargrove in Big Band, The Captain Black Big Band (il cui primo disco ha ricevuto 3 Grammy Nominations) e guidando da leader diversi ensemble in vari clubs oltre a far parte dei gruppi di Richie Cole, ma anche di Christos Rafalides, un ottimo vibrafonista greco, per non parlare dei gruppi di African Jazz e Cuban Jazz. E' stato uno dei fondatori del gruppo Acid Jazz "Groove Collective" con cui ha ricevuto la Nomination per un Grammy Award come il miglior disco contemporary jazz del 2006. Un musicista che trova nell'improvvisazione una certa libertà di comunicazione, sempre alla ricerca di uno stile, nonché di una sonorità personale. "Di buono c'è che i neri americani non mi considerano il tipico bianco privilegiato. Io sono passato dalla vergogna alla tristezza, dalla rabbia all'indifferenza fino all'autostima e all'orgoglio di essere un jazzista portatore di handicap come tanti grandi, da Art Tatum a Roland Kirk” |
|
Rating:
0
Voti
|
follow |