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OMAGGIO A GEORGE GERSHWIN ORCHESTRA ROMA SINFONIETTA Gabriele Bonolis - direzione Giuseppe Albanese - pianoforte Teatro Secci Viale Luigi Campofregoso 98 - Terni PROGRAMMA: Suite da PORGY AND BESS THREE PRELUDES per pianoforte solo FIVE SONGS per sax, pianoforte e archi The Man I Love I Got Rhythm Oh Lady Be Good Fascinating Rhythm But Not For Me RHAPSODY IN BLUE per pianoforte e orchestra Tutto esaurito da due settimane per l’ultimo appuntamento extra-stagione di Visioninmusica, il festival diretto da Silvia Alunni che ha scelto George Gershwin, di cui ricorrono quest’anno i 110 anni dalla nascita, per un concerto-omaggio che vedrà come protagonisti l’Orchestra Roma Sinfonietta sotto la direzione di Gabriele Bonolis e il pianoforte solista di Giuseppe Albanese. L’evento, dal titolo “Gershwiniana”, si svolgerà il prossimo 27 maggio presso il Teatro Secci di Terni alle ore 18.00, è promosso dalla Fondazione Casse di Risparmio di Terni e Narni e sostenuto grazie al contributo della Fondazione Carit e della Banca Popolare di Spoleto. ORCHESTRA ROMA SINFONIETTA Nel 1994, anno della chiusura delle Orchestre Sinfoniche della RAI di Roma, Milano e Napoli, si costituisce l’Orchestra Roma Sinfonietta: un’orchestra duttile e dinamica, di organico variabile – in grado di affrontare un repertorio da ensemble, cameristico e sinfonico di epoche e stili diversi, dal barocco alla musica contemporanea, dall’opera lirica al jazz fino alla musica per il cinema. Formata da un nucleo di professori d’orchestra di consolidata esperienza professionale è costantemente arricchita da giovani strumentisti selezionati attraverso audizioni. Fin dalla sua nascita è legata all’Università di Roma “Tor Vergata”, dove svolge la propria attività concertistica. È inoltre regolarmente invitata nelle stagioni dell’Accademia Filarmonica Romana, dell’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma e del Reate Festival di Rieti. L’Orchestra Roma Sinfonietta ha collaborato con Nicola Piovani, Luis Bacalov, Ennio Morricone, Quincy Jones, Roger Waters, Dulce Pontes, Mariella Devia, Claudio Baglioni, Amedeo Minghi, Bruce Springsteen, Javier Girotto, Peppe Servillo, Michael Bolton, Michael Nyman, Gianni Ferrio, Jeff Mills, Pino Daniele, Mariella Devia, Elizabeth NorbergSchulz, Susanna Rigacci, Sara Mingardo, Salvatore Accardo, Mariano Rigillo, Franco Maggio Ormezowsky e Luigi Piovano. È stata diretta da Karl Martin, Marcello Rota, Marcello Panni, ecc. Una significativa parte del repertorio e dell’attività di Roma Sinfonietta è dedicata all’interpretazione della musica composta per il cinema: con i capolavori di Nino Rota, Fiorenzo Carpi, Carlo Crivelli, Nicola Piovani, Luis Bacalov e Paolo Buonvino. La decennale collaborazione con Ennio Morricone ha portato l’orchestra ad esibirsi nei più grandi e prestigiosi teatri del mondo, tra cui il Barbican Centre e la Royal Albert Hall di Londra, il Palazzo dei Congressi di Parigi, l’International Forum di Tokyo, la Radio City Hall di New York, il Teatro Massimo di Palermo, l’Arena di Verona, il Teatro Greco di Taormina, la Festival Hall di Osaka, l’Olympic Gymnasium di Seoul e il Cremlino di Mosca. romasinfonietta.it GABRIELE BONOLIS - Direzione Di recente insignito della prima edizione del “Premio Internazionale Ennio Morricone per la Pace”, Gabriele Bonolis è un direttore particolarmente versatile, padrone di un ampio repertorio operistico e sinfonico dal XIX secolo ai nostri giorni. La sua esperienza nel teatro musicale e nella musica per il cinema lo ha portato sul podio di eccellenti orchestre: Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra della Toscana, Czech National Symphony Orchestra, Bulgarian Symphony Orchestra, Orchestra Filarmonica Marchigiana, Istituzione Sinfonica Abruzzese, Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano, Roma Sinfonietta, ecc. Ha collaborato con Luis Bacalov, Elizabeth Norberg Schulz, Andrea Bacchetti, Maurizio Zanini, Charlie Siem. Come violoncellista si è esibito in Italia, Canada, Norvegia, Francia, Marocco, Brasile, Scozia, Giappone e Stati Uniti. Sono frequenti le sue collaborazioni con istituzioni musicali di chiara fama: l’Accademia Musicale Chigiana, la Fondazione Teatro delle Muse, il Teatro Donizetti di Bergamo, la Royal Opera House di Muscat (Oman), Todi Arte Festival, ecc. Con Hans Werner Henze ha condiviso i progetti Gogo no eiko (Festival dei Due Mondi 2010) e Gisela! (Ruhrtriennale 2010 e Dresden Semperoper 2010). Nel 2015 il Teatro delle Muse di Ancona gli affida Bohème di Giacomo Puccini; nello stesso anno è il primo musicista a dirigere un concerto sinfonico nelle stazioni della nuova Metro C di Roma, alla guida dell’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Con i violinisti Daniele Orlando e Francesco Peverini esegue la prima italiana di Sprang, doppio concerto per due violini e orchestra op. 46 di Lasse Thoresen e il Quartetto per archi n. 2 op. 7 di Pavel Haas, di cui realizza una versione per orchestra d’archi. Nel 2003 Gabriele Bonolis ha vinto il concorso di composizione per musica da film “Mario Nascimbene”. È inoltre titolare della cattedra di Musica da camera presso il Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. gabrielebonolis.com GIUSEPPE ALBANESE - Pianoforte Dall’uscita del suo primo album “Fantasia” – con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann (Deutsche Grammophon, 2014) – Giuseppe Albanese diventa in breve tempo tra i più richiesti pianisti della sua generazione. Nel 2015, ancora su etichetta DG, incide “Après une lecture de Liszt”: un album interamente dedicato al compositore ungherese. È stato invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli enti internazionali quali il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York, l’Auditorium Amijai di Buenos Aires, la Konzerthaus di Berlino, il Mozarteum di Salisburgo, St Martin in the Fields e la Steinway Hall di Londra, la Salle Cortot di Parigi, la Filarmonica di San Pietroburgo, la Gulbenkian di Lisbona, ecc. Albanese ha collaborato con direttori del calibro di Christian Arming, John Axelrod, James Conlon, Daniel Oren, Donato Renzetti, Jeffrey Tate, Jurai Valcuha, Jonathan Webb Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski, Julian Kovatchev, Alain Lombard, Nicola Luisotti, ecc. In Italia ha suonato nelle più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia e della RAI di Torino) e nei maggiori teatri. Negli ultimi tempi si è distinto per essere stato invitato a suonare in ben undici delle tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Lirico di Cagliari, il Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona. Già “Premio Venezia” 1997 (assegnato all’unanimità da una giuria presieduta da Roman Vlad) e Premio speciale per la miglior esecuzione dell’opera contemporanea al “Busoni” di Bolzano, Albanese vince nel 2003 il primo premio al “Vendome Prize” (presidente di giuria Sir Jeffrey Tate). Albanese è laureato in Filosofia col massimo dei voti e la lode. Insegna attualmente pianoforte al Conservatorio “Tartini” di Trieste. giuseppealbanese.com NOTE AL PROGRAMMA Porgy and Bess – ‘an American folk opera’ come è definita – ha avuto, accanto alla sua forma per il teatro musicale, una vita parallela in un’autonoma versione strumentale. Riarrangiata come suite per orchestra dallo stesso Gershwin già nel 1936 ebbe in principio addirittura maggior diffusione dell’originale operistico, composto l’anno precedente. La prima produzione infatti, pur rimanendo in cartellone a Broadway per 124 repliche, non riuscì tuttavia a coprire l’investimento iniziale, rivelandosi almeno economicamente un parziale insuccesso. Dopo la prematura e improvvisa morte del compositore, avvenuta nel 1937, Porgy and Bess raggiunse però la fama che la rende ancora oggi la più celebre opera americana. Anche per questo motivo, nel corso dei decenni, si sono susseguite innumerevoli trascrizioni per organici diversi, e molteplici riletture in chiave jazz, come ad esempio quella realizzata da Miles Davis e Gil Evans nel 1959. La versione di Porgy and Bess interpretata da Roma Sinfonietta e Gabriele Bonolis si deve invece a Sammy Nestico, tra i maggiori compositori e arrangiatori di musica per big band. I Tre Preludi costituiscono gli unici pezzi da concerto per pianoforte solo pubblicati da Gershwin durante la sua vita. Originariamente concepiti nell’ambito di un ambizioso ciclo compositivo di 24 preludi, che tuttavia non fu mai compiutamente realizzato, questi tre pezzi furono eseguiti per la prima volta il 4 dicembre 1926 al Roosevelt Hotel di New York, come parte di un recital in cui Gershwin accompagnava il contralto peruviano Marguerite d’Alvarez. Dal programma di sala originale si evince che in quell’occasione furono cinque i preludi eseguiti, ma solo tre di questi vennero in seguito dati alle stampe, rimanendo ignota la sorte dei due restanti. Durante la sua intera carriera George Gershwin è stato soprattutto un songwriter: fu autore di centinaia di canzoni per i palcoscenici di Broadway e per i film di Hollywood, e scrisse temi e melodie entrati nel repertorio standard. La selezione di cinque brani, nell’arrangiamento per sassofono, pianoforte e archi qui proposta può esser considerata un compendio della sua arte nel genere. The Man I Love è un lento brano romantico, del tipo spesso definito ballad. I Got Rhythm, concepita per il musical Girl Crazy, tra gli anni trenta e gli anni cinquanta è stata eseguita ed incisa innumerevoli volte e nelle più svariate fogge, a testimonianza del fatto che, una volta conquistato il mercato musicale, un pezzo può adattarsi e prestarsi a trasformazioni ben al di là degli intenti originari del suo autore. Infine, Oh Lady Be Good e Fascinating Rhythm, entrambi tratti dal musical Lady Be Good, i cui testi si devono interamente a Ira Gershwin, fratello di George, sono divenuti due classici del repertorio americano. Woody Allen, che con Gershwin condivide i natali nel quartiere di Brooklyn, utilizzò la Rhapsody in Blue come colonna sonora di iconiche scene di vita newyorkesi e di immagini del suo skyline, in bianco e nero, nel suggestivo incipit del film Manhattan (1979). Il capolavoro di Gershwin aveva debuttato cinquantacinque anni prima all’Aeolian Concert Hall di New York, il 12 febbraio 1924: nelle locandine il concerto era annunciato come “an experiment in modern music”. Il proposito di Gershwin era dimostrare che il jazz, genere ancora considerato di rango inferiore da musicisti e pubblico eruditi, poteva invece essere elevato al livello delle più colte platee, anche grazie alla natura sinfonica da lui stesso conferita al pezzo. Il successo riscosso fu unanime e le numerose successive esecuzioni celebrarono il compositore come colui che aveva portato il jazz dai club alle sale da concerto. Nell’estate del 1929 Gershwin debuttò anche come direttore d’orchestra in un concerto al Lewisohn Stadium di New York, un enorme anfiteatro all’aperto, dove di fronte a ben 15.000 spettatori diresse la New York Philharmonic con An American in Paris e la Rhapsody in Blue, eseguendo egli stesso la parte pianistica.
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dal 12 gennaio al 20 aprile Visioninmusica ha confezionato per la sua XIV edizione 2018 sette imperdibili concerti serali e due eventi fuori abbonamento. Con alla base solo ingredienti di primissima qualità, la ricetta del Direttore Artistico Silvia Alunni è sapiente e collaudata, ma anno dopo anno trova ancora il modo di rinnovarsi e stupire. Varcando i confini dell’Italia e persino dell’Europa, si è andati alla ricerca delle ultime novità tra i fenomeni musicali più interessanti che incarnassero lo spirito di Visioninmusica: suoni, immagini ed emozioni. Così si è messa insieme una serie di nuove produzioni e lancio di nuovi album e ci si è accaparrati una tappa di tour europei di artisti affermati e di giovani in vertiginosa ascesa. La selezione proposta per il 2018 è diversificata e affascinante nel presentare formazioni in duo, trio e piccoli ensemble, secondo un’ampia gamma di declinazioni: vi si trova musica d’autore, indie, blues, jazz, classica e world music dallo spiccato accento latino americano. Apre la stagione, venerdì 12 gennaio (ore 21), una delle più insolite e strabilianti formazioni musicali in circolazione: Musica Nuda, con la voce di Petra Magoni accompagnata dal contrabbasso di Ferruccio Spinetti. Il loro ultimo album Leggera esplora in parole e musica il concetto di ‘leggerezza’, ispirato alla prima delle Lezioni Americane di Italo Calvino. Omar Sosa & Gustavo Ovalles appartengono ad un altro genere di duo strumentale, in scena venerdì 2 febbraio (ore 21): il rigoglioso pianismo di Sosa si sposa con le percussioni etniche e multiformi di Ovalles in un’esperienza sonora – “urban contemporary music” dall’anima latina – con innegabili elementi di spiritualità, ispirata alla pace e alla fratellanza. Venerdì 23 febbraio (ore 21) sarà la volta di Oren Lavie: artista poliedrico, cantante, compositore, regista teatrale e cinematografico israeliano, naturalizzato francese. Nel suo ultimo disco dal titolo Bedroom crimes echi folk, pop, jazz, orchestrazioni neoclassiche e una lieve ‘saudade’ sono calibrati con uno stile retrò, che lo hanno fatto emergere alla grande nella scena indie pop europea. Nel quarto appuntamento, venerdì 9 marzo (ore 21), saranno ospiti di Visioninmusica Javier Girotto & Natalio Mangalavite che con il loro Estándars condurranno gli ascoltatori in un appassionante viaggio attraverso l’Argentina, la sua terra e la sua musica. Un’articolata storia musicale frutto di innumerevoli contaminazioni (dall’America, dall’Europa, dall’Africa) e filtrata dalla loro arte e storia personale. Venerdì 23 marzo (ore 21) salirà sul palco dell’Auditorium Gazzoli il Tingvall Trio, un ‘classico’ trio jazz: piano, contrabbasso e batteria. L’ensemble è formato da un musicista svedese, un cubano e un tedesco, che hanno scelto come base il vivacissimo ambiente musicale di Amburgo. Di classico e tradizionale hanno davvero poco, amano sperimentare ed innovare: la loro ultima uscita discografica si intitola Cirklar e il leader Martin Tingvall così la definisce: “Ogni suo pezzo è una sfida, un gioco, un dramma che gira in circolo finché non si esaurisce”. Venerdì 6 aprile (ore 21) arriverà il Greg Koch & The Koch-Marshall Trio. Un gruppo formato dal chitarrista americano Greg Koch, da suo figlio Dylan alla batteria e da Toby Lee Marshall all’organo Hammond B3. Il cuore di questo trio batte a ritmo di blues, ma le composizioni originali di Koch sono un amalgama di rock, funk, jazz e country, arricchito da improvvisazioni dinamiche e da un groove potente, dal trascinante coinvolgimento. Il loro nuovo album Toby Arrives uscirà nel 2018 con l’etichetta Mascot. Si chiude venerdì 20 aprile (ore 21) con un grande ritorno per Visioninmusica: gli Aca Seca Trio. Una band vocale e strumentale – chitarra, piano, percussioni – che si inserisce nel genere della canzone popolare argentina, ma si estende e raggiunge anche le tradizioni musicali del Brasile e dell’Uruguay, con delle note di jazz, bossa nova e musica del folklore. Saranno in tour per presentare il loro ultimissimo lavoro (2018). Il primo dei due eventi fuori abbonamento, grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Carit, ci porta nella magica cornice del Teatro Manini di Narni dove venerdì 2 marzo (ore 21) l’Orchestra Roma Sinfonietta diretta da Gabriele Bonolis affronterà un programma tutto gershwiniano, con al pianoforte il giovane portento Giuseppe Albanese (che ha già inciso per Deutsche Grammophon e Decca): Suite da Porgy and Bess, i Preludi per piano solo, celebri Songs, per culminare con una pirotecnica Rhapsody in blue. Ancora fuori abbonamento e in collaborazione con Umbria Jazz Spring, lunedì 30 aprile (luogo e orario de definire), per l’international Jazz Day promosso dall’Unesco, un ultimo evento frizzante e ricco di energia: Groovin’ Up! La voce potente e melodica del sax tenore e soprano di Claudio Jr De Rosa è affiancata dal pianista Alessio Busanca, dal contrabbassista Aldo Vigorito e dal batterista Luigi Del Prete. Una band giovane che guarda al futuro con passione ed entusiasmo, ma con profonda ammirazione e sincero rispetto per la tradizione jazzistica di ieri e oggi. Un gruppo capace di entrare in punta di piedi con il coraggio e la consapevolezza di chi si prepara a percorrere un lungo sentiero. Tutti gli spettacoli, ad eccezione di quello del 2 marzo a Narni e il 30 aprile (luogo e orario da definire), si svolgeranno all’Auditorium Gazzoli di Terni, con inizio alle ore 21. SCARICA IL PROGRAMMA QUI: http://www.visioninmusica.com/programmi/ProgrammaVim2018.pdf ABBONAMENTO A 7 SPETTACOLI: euro 105,00 (in vendita dal 30 novembre 2017) BIGLIETTI SINGOLI: INTERO: euro 25,00 e RIDOTTO*: euro 22,00 (spettacoli del 12 gennaio e del 2 febbraio) INTERO: euro 20,00 e RIDOTTO*: euro 17,00 (spettacoli del 23 feb, 9 e 23 mar, 6 e 20 aprile) I biglietti per i singoli spettacoli saranno in vendita dall’11 dicembre 2017. Rivendita a Terni: New Sinfony - galleria del Corso, 12 - Terni Circuito nazionale: www.vivaticket.it PROMOZIONE NATALE 2017 (fino al 24 dicembre): con un unico acquisto di almeno due spettacoli si ha diritto al biglietto ridotto. Visioninmusica 2018 è sostenuta da: MIBACT, Regione Umbria, Camera di Commercio di Terni, Comune di Terni e Fondazione Carit. Supporter 2018: All Foods, Fucine Umbre, Terni Reti, Avis Comunale Terni, Hotel Michelangelo, Bar Umbria, Ristorante “Il Vinaio”, STAS, Studio Foscoli Consulenza. Media partner 2018: Fedeltà del Suono, Costruire HiFi, Radio Galileo, Umbria 24, Umbria Eventi, Italia Jazz, I-Jazz. Associazione Visioninmusica tel./fax: +39 0744 432714 cell. +39 333 2020747 @: info@visioninmusica.com www.visioninmusica.com Ufficio stampa Elisabetta Castiglioni tel. +39 06 3225044 cell. +39 328 4112014 @: info@elisabettacastiglioni.it www.elisabettacastiglioni.it
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